Non è facile evitare una foratura, ma i seguenti suggerimenti possono contribuire a ridurre questo rischio:
Riparare un pneumatico che ha marciato a pressione inferiore a quella di normale utilizzo a causa di una foratura è sempre una operazione delicata. È infatti difficile stabilire in maniera certa se le distanze percorse dal pneumatico e l’inevitabile surriscaldamento a cui è stato soggetto abbiano o meno generato danni interni al pneumatico stesso. La decisione di riparare o meno i pneumatici dipenderà quindi dai danni visibili subiti e dalla posizione della foratura. Per motivi di sicurezza è possibile riparare solo un’eventuale foratura sul battistrada, mai sul fianco. Le riparazioni dei pneumatici devono essere svolte sempre da un tecnico specializzato. Gli specialisti First Stop eseguono tutte le riparazioni rispettando i più rigorosi standard di sicurezza.
Se un pneumatico è danneggiato, gli specialisti First Stop sono sul posto per controllare la ruota. Se necessario, ripariamo il pneumatico immediatamente, in modo professionale e sicuro.
La presenza di una perdita d’aria può essere rilevata visivamente da fermo (un pneumatico sgonfio di solito evidenza una maggiore deformazione del fianco) oppure durante la guida poiché l’auto risponde alla guida in modo diverso. Nel caso di improvvisa perdita di pressione durante la marcia perderai il controllo del veicolo. In questo caso la cosa migliore da fare è rallentare tenendo saldo il volante fino al completo arresto del veicolo. In questo caso la cosa migliore da fare è rallentare mantenendo saldo il volante fino al completo arresto del veicolo. Se il veicolo è dotato di un sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici (TPMS), questo ti avviserà non appena la pressione di gonfiaggio cala per qualche motivo (foratura, danno accidentale, ecc.). Se l’auto è equipaggiata con pneumatici Run Flat, potrai continuare a guidare anche a pneumatico completamente sgonfio, percorrendo fino a 80 chilometri a una velocità massima di 80 km/ora.